
Dott. Stefano Montanari
Direttore scientifico

Dott.ssa Antonietta Gatti
Nanodiagnostics srl è un laboratorio di ricerca e un'azienda di consulenze tecniche e scientifiche nei settori della medicina, dell'industria e dell'ecologia. L'attività principale è il rilevamento tramite una tecnica innovativa di microscopia elettronica ambientale di micro- e nanoparticelle inorganiche in qualsiasi mezzo (tessuti biologici, alimenti, farmaci, cosmetici, campioni ambientali, reperti industriali, ecc.).
Lo strumento tecnico principe impiegato è un ESEM (Environmental Scanning Electron Microscope), cioè un microscopio elettronico a scansione ambientale, opportunamente allestito. L’analisi offre la possibilità di osservare campioni biologici in "wet mode", vale a dire in condizioni di normale idratazione, a pressione atmosferica, senza la necessità di essiccarli e di renderli elettroconduttivi tramite una ricopertura di carbone oppure di metalli quali l'oro e il palladio.
Applicando protocolli propri da adattare ad ogni tipo di osservazione, il Laboratorio esamina campioni biologici, comprese cellule vive, senza intaccarne l'integrità, e di ripetere l'osservazione ogni volta lo si desideri. Il principale obiettivo dell'indagine, l'individuazione di micro- e nano-particolato inorganico eventualmente contenuto nell'esemplare in studio, viene raggiunto senza alcun processamento del campione che resta così intatto.
Una microanalisi a dispersione d'energia (EDS, cioè Energy Dispersive Spectroscopy) completa lo studio misurando l'energia caratteristica che i vari elementi costituenti il campione restituiscono sotto forma di radiazioni X dopo essere stati colpiti dal fascio elettronico emesso dallo strumento e fornendo, così, la composizione chimica elementare del particolato rinvenuto. In questo modo, combinando osservazione ed analisi, è possibile individuare, fotografare, misurare e caratterizzare per composizione, forma e dimensione il particolato inorganico di dimensioni nano- e micrometriche eventualmente presente nel campione, in maniera non invasiva, non distruttiva e ripetibile, con la sola eccezione dei fluidi, spesso impossibili da recuperare.
L'indagine può essere svolta su campioni di origine biologica come biopsie, autopsie, liquidi organici o alimenti, ma è eseguibile anche su molti altri tipi di materiali quali, ad esempio, campioni ambientali, farmaci, cosmetici o prodotti industriali trattati con particelle o contenenti per qualunque motivo materiale particolato. Il Laboratorio è impegnato anche nello sviluppo di prodotti e apparecchiature che abbiano attinenza con le polveri.
Un’attività molto interessante di Nanodiagnostics è la sua capacità di rintracciare quali siano le fonti di un determinato inquinamento ambientale, consentendo, così, la possibilità di prendere le opportune contromisure. Questo si rivela di grande utilità per i soggetti ammalati.
Essendo l'oggetto principale dell'indagine di natura inorganica non biodegradabile, non ci sono difficoltà nell'individuare particolato del genere sia in campioni freschi sia in campioni d'archivio.
Il motivo cruciale per il quale queste analisi vengono condotte è la ormai nota patogenicità delle polveri, tanto più aggressive quanto minore è la loro dimensione, capaci come sono d’insinuarsi fino al nucleo delle cellule.
Le polveri di cui Nanodiagnostics si occupa sono solide e inorganiche e possono essere responsabili di numerose malattie. Quelle di cui più comunemente si parla sono parecchie forme di cancro, tra cui quelli da amianto o quelli chiamati da uranio impoverito, ma frequenti sono pure malattie cardiovascolari quali tromboembolia polmonare, infarto cardiaco ed ictus. Come ormai ampiamente dimostrato, le particelle possono entrare nello sperma provocando sterilità maschile e una condizione irritativa nella partner sessuale chiamata malattia del seme urente (burning semen disease). È importante sapere che, se la condizione d’inquinamento del liquido seminale è conosciuta, si può effettuarne una depurazione, il che rende possibile il concepimento. Le polveri, poi, sono capaci di passare anche da madre a feto diventando responsabili di aborti e di malformazioni fetali. Oggi esiste anche una lunga lista di malattie chiamate rare o orfane, molte delle quali di origine non chiara quando non ignota, malattie che, per la loro scarsa frequenza, non interessano le industrie farmaceutiche o quelle impegnate nella produzione di apparecchiature sanitarie, con la conseguenza di non avere mezzi terapeutici a disposizione. In più di un caso è stato rilevato che è l’inquinamento dell’ambiente o degli alimenti il responsabile o uno dei responsabili delle patologie. Esistono, inoltre, malattie volutamente trascurate se non del tutto negate come, ad esempio, la sensibilità chimica multipla (MCS) i cui rapporti con l’ambiente sono evidenti.
Nanodiagnostics effettua pure indagini ambientali per quanto riguarda l’inquinamento da micro- e nanoparticelle emesse soprattutto da impianti ad alta temperatura come inceneritori di rifiuti, impianti a biomasse, cementifici, fonderie, ecc. L’attività di Nanodiagnostics comprende consulenze sull’argomento, anche a supporto di azioni legali, prestate a comitati di cittadini, autorità locali (es. comuni), forze di polizia, tribunali, mezzi d’informazione, ecc.
Nanodiagnostics è pure attiva nel controllo dei processi di fabbricazione e dei prodotti industriali finiti per quanto riguarda il problema delle micro- e nanoparticelle: dagli alimenti ai farmaci ai cosmetici, da prodotti comuni come recipienti di cottura ad indumenti a filtri (per autovetture, camini, alimenti quali, ad esempio, il vino, ecc.)
Lo strumento tecnico principe impiegato è un ESEM (Environmental Scanning Electron Microscope), cioè un microscopio elettronico a scansione ambientale, opportunamente allestito. L’analisi offre la possibilità di osservare campioni biologici in "wet mode", vale a dire in condizioni di normale idratazione, a pressione atmosferica, senza la necessità di essiccarli e di renderli elettroconduttivi tramite una ricopertura di carbone oppure di metalli quali l'oro e il palladio.
Applicando protocolli propri da adattare ad ogni tipo di osservazione, il Laboratorio esamina campioni biologici, comprese cellule vive, senza intaccarne l'integrità, e di ripetere l'osservazione ogni volta lo si desideri. Il principale obiettivo dell'indagine, l'individuazione di micro- e nano-particolato inorganico eventualmente contenuto nell'esemplare in studio, viene raggiunto senza alcun processamento del campione che resta così intatto.
Una microanalisi a dispersione d'energia (EDS, cioè Energy Dispersive Spectroscopy) completa lo studio misurando l'energia caratteristica che i vari elementi costituenti il campione restituiscono sotto forma di radiazioni X dopo essere stati colpiti dal fascio elettronico emesso dallo strumento e fornendo, così, la composizione chimica elementare del particolato rinvenuto. In questo modo, combinando osservazione ed analisi, è possibile individuare, fotografare, misurare e caratterizzare per composizione, forma e dimensione il particolato inorganico di dimensioni nano- e micrometriche eventualmente presente nel campione, in maniera non invasiva, non distruttiva e ripetibile, con la sola eccezione dei fluidi, spesso impossibili da recuperare.
L'indagine può essere svolta su campioni di origine biologica come biopsie, autopsie, liquidi organici o alimenti, ma è eseguibile anche su molti altri tipi di materiali quali, ad esempio, campioni ambientali, farmaci, cosmetici o prodotti industriali trattati con particelle o contenenti per qualunque motivo materiale particolato. Il Laboratorio è impegnato anche nello sviluppo di prodotti e apparecchiature che abbiano attinenza con le polveri.
Un’attività molto interessante di Nanodiagnostics è la sua capacità di rintracciare quali siano le fonti di un determinato inquinamento ambientale, consentendo, così, la possibilità di prendere le opportune contromisure. Questo si rivela di grande utilità per i soggetti ammalati.
Essendo l'oggetto principale dell'indagine di natura inorganica non biodegradabile, non ci sono difficoltà nell'individuare particolato del genere sia in campioni freschi sia in campioni d'archivio.
Il motivo cruciale per il quale queste analisi vengono condotte è la ormai nota patogenicità delle polveri, tanto più aggressive quanto minore è la loro dimensione, capaci come sono d’insinuarsi fino al nucleo delle cellule.
Le polveri di cui Nanodiagnostics si occupa sono solide e inorganiche e possono essere responsabili di numerose malattie. Quelle di cui più comunemente si parla sono parecchie forme di cancro, tra cui quelli da amianto o quelli chiamati da uranio impoverito, ma frequenti sono pure malattie cardiovascolari quali tromboembolia polmonare, infarto cardiaco ed ictus. Come ormai ampiamente dimostrato, le particelle possono entrare nello sperma provocando sterilità maschile e una condizione irritativa nella partner sessuale chiamata malattia del seme urente (burning semen disease). È importante sapere che, se la condizione d’inquinamento del liquido seminale è conosciuta, si può effettuarne una depurazione, il che rende possibile il concepimento. Le polveri, poi, sono capaci di passare anche da madre a feto diventando responsabili di aborti e di malformazioni fetali. Oggi esiste anche una lunga lista di malattie chiamate rare o orfane, molte delle quali di origine non chiara quando non ignota, malattie che, per la loro scarsa frequenza, non interessano le industrie farmaceutiche o quelle impegnate nella produzione di apparecchiature sanitarie, con la conseguenza di non avere mezzi terapeutici a disposizione. In più di un caso è stato rilevato che è l’inquinamento dell’ambiente o degli alimenti il responsabile o uno dei responsabili delle patologie. Esistono, inoltre, malattie volutamente trascurate se non del tutto negate come, ad esempio, la sensibilità chimica multipla (MCS) i cui rapporti con l’ambiente sono evidenti.
Nanodiagnostics effettua pure indagini ambientali per quanto riguarda l’inquinamento da micro- e nanoparticelle emesse soprattutto da impianti ad alta temperatura come inceneritori di rifiuti, impianti a biomasse, cementifici, fonderie, ecc. L’attività di Nanodiagnostics comprende consulenze sull’argomento, anche a supporto di azioni legali, prestate a comitati di cittadini, autorità locali (es. comuni), forze di polizia, tribunali, mezzi d’informazione, ecc.
Nanodiagnostics è pure attiva nel controllo dei processi di fabbricazione e dei prodotti industriali finiti per quanto riguarda il problema delle micro- e nanoparticelle: dagli alimenti ai farmaci ai cosmetici, da prodotti comuni come recipienti di cottura ad indumenti a filtri (per autovetture, camini, alimenti quali, ad esempio, il vino, ecc.)